Andar per mostre è glamour

Non per fare la solita moralista, ma andar per mostre è utile e davvero glamour.

Venerdì scorso, complice il lungo ponte del weekend, che a Milano tra l’altro ha compreso anche il giovedì perchè il 7 dicembre è Sant’Ambrogio patrono della città, sono andata a vedermi la mostra ‘Paolo Roversi: Storie’ a Palazzo Reale.

Milano era in festa, un sacco di movimento, luci e mercatini natalizi nelle zone strategiche. Devo dire che ai famosi mercatini Oh Bej! Oh Bej! ora al Castello Sforzesco, ci sono stata, ma, oltre a un passaggio veloce tra le bancarelle, una passeggiata dentro le mura del castello e un caldo vin brulè preso al volo (forse il momento più appagante), di più non ho resistito. Non vedevo l’ora di vedere le foto di Paolo Roversi scelte per le belle sale espositive (le stanze degli Appartamenti del Principe) di Palazzo Reale.

La mostra monografica esplora le diverse sfaccettature del lavoro del fotografo, quello più meditativo, intimista e sconosciuto fino a quello più glamour. Ci sono foto di alta moda già viste sui redazionali di Vogue, ma ci sono anche nudi e stll life.

Le sue sperimentazioni con la polaroid largo formato, che dà a ogni scatto l’unicità propria delle opere d’arte, e la sua poetica modulata sulla ricerca e la prossimità all’ineffabile sentimento della luce, sono la sua cifra stilistica.

Ragazze, tra le meravigliose top fotografate, Kate Moss, Natalia Vodianova, c’è anche Rihanna:

Mostre: educare lo sguardo

Sono un pò in ritardo con questa info, scusate, la mostra termina domani. Sarò più attenta ad informarvi per tempo sulle prossime mostre interessanti. Ma il messaggio che vorrei passasse è che le mostre di fotografia, di moda, d’arte, in generale, sono un’occasione di conoscenza e affinamento del gusto.

Soprattutto oggi che tutti abbiamo smartphone con fotocamere potentissime e tanta voglia di fotografare è utile vedere cosa fanno i maestri della fotografia. Se non ce la fate proprio a sopportare una mostra d’arte informale o che so sul Costruttivismo russo, ben vengano le mostre di fotografia di moda.

In tempi non sospetti scrissi che la fotografia è imprescindibile portavoce della moda. La moda ha una dimensione innegabilmente sociale e, per dirla con la giornalista americana Judith Turman, ‘È snob e provinciale liquidare la moda come mera frivolezza, gli abiti parlano: di potere, di bellezza, di piacere, di sesso, di soldi, di classe, di desiderio, di genere, di età – delle aspirazioni e disperazioni di milioni di persone’.

(D. B.)

 

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