Food e moda. Il cibo è glamour

Il cibo oggi è quello che negli anni ’90 era la moda. Avevamo il mito delle supermodel, divinità che scendevano dal catwalk per approdare in tv. Oggi abbiamo come miraggio i grandi chef. Insomma: Food is the new fashion.

Come la moda, il cibo ha una forte propensione alla contaminazione – vedi le sue numerose commistioni con tutte le arti e i media. Sul web spopolano fashion e food blog, alcuni davvero creativi, impattanti e scritti molto bene.

Ne abbiamo trovato uno molto interessante che unisce con grande originalità e creatività il tema del fashion con quello del food. Si tratta di Taste of Runway. Questo spazio è la celebrazione dell’estetica e del gusto, e ogni post è il racconto di una nuova commistione tra moda e cucina, tra il fascino di un abito e la magia di un piatto.

Nasce nel 2011, da un’idea di Anna Marconi, e offre ricette di cucina ispirate agli outfit più interessanti che sfilano sulle passerelle del mondo. Il piatto è quindi ispirato ad un abito nelle forme, nella presentazione e nei colori.

Il risultato sono immagini evocative e cariche di creatività. Dietro ogni post c’è un lungo e minuzioso lavoro di ricerca, di studio delle immagini e delle fotografie. E’ un blog sensoriale che attiva più sensi, dalla vista al gusto. Il piacere è generale, fino all’acquolina in bocca.

Dalle passerelle alla tavola il passo è breve. ‘Quel vestito in vetrina era troppo bello, non potevo non comprarlo’, ‘Non ho saputo resistere a quella torta’: le parole con cui descriviamo la tentazione che esercitano su di noi abiti e dolci sono, alla fine, gli stessi: è il lessico della passione, che né cervello, né portafoglio, riescono a domare.

E se la moda si fondesse completamente col cibo?

Vediamo qualche succulento esempio di quando i due argomenti si combinano per creare progetti a metà fra arte e design. Interessante il lavoro fotografico di Catherine Losing per il food magazine Cherry Bombe. La fotografa unisce i due peccaminosi piaceri, quello dello shopping di lusso con quello delle torte attraverso gli iconici logo di Fendi e tartan di Burberry.

La moda è innanzitutto riconoscibilità, degli stili e dei marchi: si chiama Indulgence il progetto fra moda e food photography dell’americano Tyler Shields. La serie di ritratti e still life prevedono la fusione fra food e brand di lusso in packaging che rispettano, soltanto esteticamente, l’identità dei marchi.

Louis Vuitton diventa una costosa bottiglia di champagne, che riporta sull’etichetta i famosi loghi che hanno fatto delle sue borse dei veri e propri oggetti del desiderio.

Linee minimal invece per i popcorn Prada.

Il lavoro del fotografo parte dalla riflessione sui consumatori, e sulla loro ossessione per il marchio più che per il vero prodotto.

Un’operazione simile è stata fatta anche da Peddy Mergui, fotografa che ha immaginato i marchi di alta moda al supermercato e ha ricreato nelle sue fotografie i packaging di marchi di lusso. Anche qui alla base dell’operazione artistica c’è una riflessione sull’idolatria per i brand di alta moda. Mergui fa riflettere sul desiderio di essere sempre alla moda e up-to-date. Quanto sareste disposti a pagare bustine di sale e pepe se fossero firmate Hermès?

Buoni propositi

Concludiamo con un’immagine bellissima, una composizione chiccosissima: 98 cubi perfetti dei due artisti olandesi Lernert and Sander, 16 centimetri cubi di bellezza. Niente photoshop né alcun altro tipo di ritocco. Solo cibo, crudo, per la precisione. Tutti i cubi sono fatti di frutta, verdura, carne o pesce. Materiali crudi scolpiti fino a diventare cubi perfetti, tutti uguali, disposti ordinatamente e fotografati.

Dai limiti del perfezionismo maniacale all’anticipazione di un altro articolo, un pò più ruspante, che vedrà protagonista assoluta la veracissima instagrammer Elena (Martino) Foodsemp e la sua Napoli nelle sfumature più guduriose. Andrò presto a trovarla e sarà un tour enogastromico di bontà partenopee condito da un tocco fashion e glamour. Intanto iniziate a seguirla, questo il suo profilo!

Baci gustosi (D. B.)

 

9 Comments

  • Demetra Wiccan 16 Novembre 2019 at 18:58

    Trovo l’abbinamento cibo/abbigliamento insolita. Ma particolare ed interessante, il vestito viola mi ha catturato ed é strano per me che amo solo il colore nero.

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    • glamouradmin 17 Novembre 2019 at 11:11

      Io sarei una cosiddetta ‘di bocca buona’, ma è innegabile che oggi anche nel cibarsi l’occhio voglia la sua parte.

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  • M.Claudia Pirani 16 Novembre 2019 at 19:20

    Trovo molto interessanti questi abbinamenti molto particolari, grandi firme abbinate ad alimenti di uso comune come un sacchetto di pop corn che si possono trovare in qualsiasi cinema.

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    • glamouradmin 17 Novembre 2019 at 11:19

      Pare che tutto ormai sia esibizione, eloquenza, anche l’acquisto del cibo, non più banale fonte di sostentamento, ma espressione del ‘Dimmi quel che mangi e ti dirò chi sei’.

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  • Sara_iriseperiplo 17 Novembre 2019 at 14:22

    MI raccomando facci sapere tutto del tuo tour enogastromico con Elena Foodsemp, mi incuriosisce molto la cosa!

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    • glamouradmin 19 Novembre 2019 at 22:48

      Vai all’articolo successivo 😉

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      • Sara_iriseperiplo 20 Novembre 2019 at 8:13

        Allora vado a leggerlo!

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  • katripmg 19 Novembre 2019 at 16:04

    EH si possiamo dire che cibo, arte, moda e quant’altro ci sia nello sconfinato mondo della creatività umana ultimamente stiano riscuotendo successo e tornando anche in auge proprio se si scrivono articoli o si fanno servizi in cui l’uno sponsorizza l’altro e viceversa, di sicuro anche la cucina può entrare nell’olimpo delle arti di diritto, dopotutto ci sono mastri pasticceri e chef che oltre a saper cucinare realizzano primi piatti e dessert degni di un quadro impressionista come per esempio Gualtiero Marchesi scomparso non molto tempo fa, per questa fetta di mercato che vediamo sempre più in crescità la situazione può solo migliorare, bellissimo articolo.

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    • glamouradmin 19 Novembre 2019 at 22:57

      Grazie, proprio così, io scrivo di moda e cibo, ma poi chi cucina per me?

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