Curvy: glamour e benessere

Buon anno followers! Oggi parliamo di benessere. E lo facciamo riprendendo dopo un po’ di tempo l’argomento curvy. Io, a dire la verità, non lo vedo proprio un tema a sè stante: le taglie curvy potrebbero, non dico rientrare nella semplice estensione taglie delle linee cosiddette regular, almeno essere trattate alla pari di queste. Cioè con naturalezza, non come comparto eccezionale, straordinario. Ma, tant’è, approfittiamo del momento cool di cui godono ultimamente le taglie dalla 44 in su.

Si parla ancora di categoria curvy, associandola ad un benessere generalizzato, ad un’autostima che fa star bene con se stessi e supera le convenzioni di taglia, appunto. Io spero semplicemente in una prossima generale consapevolezza che sia più ‘regolare’ (cioè più frequente) una taglia 46 di una taglia 40.

Finchè non diventa consuetudine considerare che sia equilibrata e reale la taglia 46 su una ragazza alta 180 cm e che sia tale, sì, nonostante abbia faccia, gambe e braccia che ricordano una 42, dovrò rassegnarmi a sentirmi dire ‘Sei magra per essere una curvy’. Succede perchè riesco a mettere in evidenza alcune parti del mio corpo piuttosto che altre. Questa per me è una forma di benessere.

E non è proprio questo il bello della moda? Il gioco delle proporzioni e delle parti, la dissimulazione e la creazione di nuovi corpi e personaggi. So mascherare i miei lati negativi enfatizzando i positivi. Mi avete mai vista in jeans? (risata).

Sono brava, perfino gli addetti del settore ci cascano a volte, finchè non mi misurano. Pur essendo a posto sulla carta (composit), o meglio, sul metro (da sarta), subisco comunque un certo scetticismo a causa di una immagine furbescamente alleggerita da anni di conoscenza e confidenza del mio corpo.

I dubbi che potrebbero assillarmi e insidiare il mio benessere sono del tipo: sono veramente curvy date le mie circonferenze principali (seno-vita-fianchi) o sono semplicemente una culona sproporzionata? (altra risata)

Su questo impaccio ci si potrebbe fare una malattia. Ce n’è abbastanza per mettere in dubbio il già fragile equilibrio tra il sè e l’immagine di sè, perchè la lettura di noi da parte del mondo ha a che vedere con la nostra autocoscienza.

Benessere esteriore e interiore

Nel prossimo articolo affronterò, con le pinze, ovvio, l’argomento malessere e depressione nella moda.

Per ora porto l’attenzione alle responsabilità dei social sul nostro benessere o meno. Pare proprio che i social creino ansia e frustrazione perchè si postano immagini di vite perfette che, non solo fanno sembrare i protagonisti più belli e più magri, ma inevitabilmente anche più felici di chi guarda. Da qui la modella curvy Chessie King sul suo profilo Instagram ha smascherato alcuni accorgimenti per risultare più magra in foto:

Chessie, serena nei suoi 73 kg, ha mostrato quanto possiamo cambiare in base a posa e inquadratura:

Sdrammatizzando quanto i social mostrino solo la faccia desiderata della realtà confondendo la reale percezione delle cose, ha accolto l’entusiasmo di tutti quelli che spesso si sentono a disagio nel confrontarsi con la perfezione e il benessere ostentato nel web.

Dunque, giochiamo pure con gli strumenti che abbiamo a disposizione, abiti e pose nascondiciccia, filtri e Photoshop con moderazione, ma ridiamoci anche su, una risata salverà il mondo!

(Più precisamente: La fantasia distruggerà il potere ed una risata vi seppellirà! – motto anarchico, 1800)

Un morbido abbraccio (D. B.)

 

3 Comments

  • lucia7007 18 Marzo 2020 at 12:45

    penso che si dovrebbe dare più spazio alle taglie curvy, il benessere fisico non significa necessariamente avere una 40-42 ma si puà essere in forma anche con qualche taglia in più. Dovrebbero smatterla di pensare solo alle scope che non riescono nemmeno a dare forma a un abito

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  • M.Claudia Pirani 18 Marzo 2020 at 14:40

    Bisognerebbe vivere in proprio corpo più serenamente senza essere ossessionati da una taglia. Penso che la tua taglia si giusta per la tua (invidiabile, io sono alta un metro e un tappo – 1,60) altezza

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  • Sara Bontempi 19 Marzo 2020 at 16:09

    Quando riusciremo ad uscire da questa emergenza saremo tutti curvy!

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