L’altro lato del glamour: Belluno chiama

Questo articolo è dedicato straordinariamente e sentitamente a tutta la provincia di Belluno.

Venerdì dovevo andare alla mostra di pittura di Sironi a Pordenone.

Invece sono andata allo spettacolo apocalittico a Belluno.

Volevo andare alla mostra Mario Sironi. Dal Futurismo al Classicismo 1913-1924 già la domenica prima, che c’era pure Vittorio Sgarbi in visita, ma il maltempo ha vinto sulla mia tenacia.

L’allerta rossa su praticamente tutte le province del Veneto e parte del Friuli Venezia Giulia c’era da qualche giorno. Quando il tutto si è scatenato, a partire da sabato 27 ottobre, le varie associazioni di Protezione Civile erano pronte a scendere in campo.

Vi ho già parlato dell’associazione, della quale faccio parte, Nucleo Volontario di Protezione Civile ONLUS di Mareno di Piave (TV). Vi ho già descritto le attività di volontatriato che svolge quotidianamente. Ecco, ora vi parlo di come ha affrontato l’emergenza meteo degli ultimi giorni nelle province di Treviso e Belluno.

Le ferite ai nostri luoghi bellissimi

Sappiamo che sul versante trevigiano e friulano ciò che non ha sostenuto le abbondanti piogge sono stati i fiumi, in particolare il Piave, che è esondato. Anche sul versante veneziano l’acqua in laguna non ha retto e il livello si è alzato eccezionalmente. Iniziamo a capire ora che sul versante bellunese ciò che non ha retto è stato il terreno. Il vento e la violenza dell’acqua dei fiumi hanno trascinato con sè alberi, interi boschi e argini. Nonchè tetti di case e cavi della corrente elettrica.

Trovandosi tutto sommato in una zona abbastanza tranquilla, perchè non vicina a grossi fiumi che possono diventare pericolosi, la Prociv di Mareno di Piave, avendo anche il compartimento sanitario, oltre che di Protezione Civile, è stata preallertata in questi giorni come supporto di ambulanze e personale volontario in altre zone più critiche.

Un dream team davvero glamour

Le intere giornate di lunedì 29 e martedì 30 sono state a disposizione del Suem 118 Treviso Emergenza che aveva predisposto un piano di evacuazione dell’Ospedale e Casa di cura di Motta di Livenza (TV) in pericolo perchè vicine al sistema fluviale Livenza-Monticano.

Fortunatamente non è più stata necessaria l’impegnativa operazione, ma, a turni, giorno e notte, in divisa, abbiamo presidiato la sede, pronti a partire alla probabile chiamata.

All’associazione poi è stato richiesto supporto dalla Protezione Civile Regionale a partire da giovedì 1 novembre nelle zone del bellunese. Quando le disponibilità dei volontari lo hanno consentito, due squadre sono immediatamente partite:

Una volta al CCS (Centro Coordinamento Soccorsi) di Belluno ognuno di noi ha avuto un incarico:

La situazione è allarmante, attualmente ci sono ancora paesi interi isolati e senza corrente. Soprattutto su questo fronte siamo stati di supporto al personale tecnico specializzato contribuendo ad alimentare elettricamente (con generatori che vanno continuamente riforniti) alcune aree, anche con l’ausilio di elicotteri.

Ad oggi non si riesce ancora a stimare il danno che la provincia di Belluno ha subito. Si parla di anni prima che tutto sia ristabilito. Per scelta non inserisco foto dei disastri ambientali e idrogeologici, preferisco i visi dei colleghi instancabili:

Augurandomi che il peggio sia passato, vi saluto con le coordinate della Prociv Mareno Soccorso, valide anche nel caso qualcuno abbia voglia di regalare un pò del proprio tempo:

via Madonna della Salute, 5 Soffratta di Mareno di Piave (TV)

0438 492649info@procivmareno.org, FB

A presto, spero con buone nuove!

(D. B.)

 

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