Un pò di leggerezza (e glamour)

Leggerezza? Ci proviamo. Non parlo della leggerezza nell’affrontare di per sè l’emergenza mondiale coronavirus che stiamo vivendo, anzi, ma della leggerezza, che io stessa fatico a concedermi, dal momento che siamo preoccupati, sì, ma anche meno impegnati nelle consuete attività quotidiane (hobby, sport, aperitivi).

La categoria dei liberi professionisti come me lavora poco o niente, l’ambito degli eventi e in generale dello spettacolo è stato il primo a saltare, tutto cancellato (senza nessun tipo di rimborso ovviamente!).

Questo evidentemente non è per noi il momento del fare, ma del riflettere, nell’accezione severiniana di θεωρία (Theoria), contemplazione, meditazione. Colgo l’occasione per ricordare la recente scomparsa dell’ultimo vero filosofo contemporaneo Emanuele Severino:

Io sto cercando di godermi i lati positivi dello stare a casa, come leggere, scrivere, riguardare i film che più mi piacciono. Il fatto di non riuscire a viverli con piena leggerezza, perchè sto attaccata al cellulare, alle news in diretta e ai dibattiti telefonici con gli amici, aggiunge amarezza e impotenza.

In questi giorni il pensiero di Umberto Galimberti rivela quanto siamo fragili senza le certezze delle nostre abitudini, dei nostri schematismi quotidiani. Rivela quanto soffriamo le piccole limitazioni alle nostre libertà.

Leggerezza consapevole: abbiamo più tempo per la nostra dimensione umanistica

Sembra che stare buoni a casa sia la peggiore delle imposizioni, invece è un’occasione positiva da sfruttare, un’opportunità per crescere in un momento difficile:

Sospendiamo allora per un momento le preoccupazioni legate alla situazione italiana sanitaria angosciante e inedita e vediamo se riusciamo a trovare un pó di sana leggerezza.

Il cinema italiano trionfa al Festival di Berlino

Iniziamo con la soddisfazione per l’Italia di due premi importanti vinti alla 70ª edizione del Festival del cinema di Berlino.

Partito il 20 febbraio, il Festival internazionale noto anche come Berlinale, ha visto l’1 marzo premiare i nostri Elio Germano e i fratelli D’Innocenzo.

Il primo ha vinto l’Orso d’argento come Miglior attore in Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, i secondi, già a Berlino due anni fa, hanno vinto l’Orso d’argento come Miglior sceneggiatura con Favolacce (protagonista lo stesso Elio Germano):

Ho già manifestato la mia attrazione verso i due interessantissimi registi Damiano e Fabio D’Innocenzo che mi hanno folgorata con il precedente La terra dell’abbastanza, portato a Berlino e poi ai David di Donatello del 2018. Non vedo l’ora di poter vedere l’ultimo lavoro, Favolacce, sarà stupendo, me lo sento!

L’immagine del nostro Paese è poi artisticamente vincente anche grazie al bravo e bello Luca Marinelli alla giuria, presieduta dal mito sexy Jeremy Irons:

La moda italiana alla Paris Fashion Week

Dopo Milano, Parigi chiude il mese della moda A/I 2020-21. Dal 24 febbraio al 3 marzo, la Paris Fashion Week, ha visto, tra le altre collezioni big, quelle degli italiani Giambattista Valli, Ermenegildo Zegna e Valentino.

Quest’ultimo conferma la guida di Pierpaolo Picciolisi all’altezza del brand. La collezione è strabiliante nella sua varietà, che obbedisce al medesimo criterio. Rigore e pulizia con tulle e fiori:

Rigore e pulizia con paillettes e abiti lunghi da sera dal mood austero:

La cultura è la terapia e l’autoironia (e la leggerezza) ci salverà

Concedetemi un’eccezione, bellissima anche la sfilata del franco-colombiano Haider Ackermann e l’ultra turbante e licenziosa t-shirt bianca del nostro immancabile adorato Timothée Chalamet in prima fila!:

Volevo parlarvi poi del PeachCon 2020, il raduno internazionale a Crema di fans del film Chiamami col tuo nome, che doveva tenersi dal 12 al 21 giugno, ma è stato rinviato a data da destinarsi. Che peccato, non vedevo l’ora di tornare a Crema! Il programma è davvero a misura di pesca (vedi qui se non sai di cosa parlo). Non tutto è perduto, vi terrò aggiornati sulle prossime date!

Bene, ora incrociamo le dita per la cerimonia di premiazione a Roma della 65ª edizione dei David di Donatello! Prevista per il 3 aprile, ieri la decisione di posticiparla all’8 maggio. 

Io tifo per le candidature al film Martin Eden di Pietro Marcello (con Luca Marinelli) e Suspiria di Luca Guadagnino! Ma va?

E tifo anche ovviamente per tutto il comparto medico e ospedaliero, che in questi giorni è l’unico a vivere veramente sulla propria pelle una realtà da film distopico.

Vi saluto, con leggerezza.

(D. B.)

 

5 Comments

  • lucy7007 11 Marzo 2020 at 9:20

    Purtroppo la situazione non è molto rosea questo anche grazie a tante persone che ignorano completamente la raccomandazione di stare a casa Quando invece dovrebbero pensare che hanno bisogno di un po’ di relax e lo cercano sempre quindi sarebbe utile Rilassati in casa fare tutto ciò che si è sempre desiderato fare in questo modo aiuterai Mimmo Chi ci governa ma soprattutto le persone a cui vogliamo più bene

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  • Sara Bontempi 12 Marzo 2020 at 11:46

    Sono in casa da prima che dessero l’ordinanza per precauzione, non è semplice non poter mai uscire, ma bisogna assolutamente farlo.
    Ho scoperto che ci sono un sacco di cose da fare a casa, tra le tante anche rilassarsi, con un pò di leggerezza.

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  • M.Claudia Pirani 6 Aprile 2020 at 18:59

    In questo periodo di grande tensione é fondamentale seguire le regole e restare a casa. Leggere il tuo blog ci dà uno di quei momenti di svago che tanto ci servono come tu stessa giustamente dici.

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  • Alice 14 Dicembre 2020 at 23:13

    A distanza di mesi da quando hai scritto questo post, la situazione, purtroppo, è ancora la stessa e adesso, così come a marzo, abbiamo sempre più bisogno di leggerezza e di distrarci. Per fortuna, in questo ci viene d’aiuto anche la moda e tutto ciò che circonda questo campo!

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  • Veronica 12 Febbraio 2021 at 17:15

    Direi che dopo un anno di pandemia, svariati lockdown di tutti i tipi, stare a casa ha un po’ stufato. Anche se non è stato un periodo del tutto negativo, riprendersi il proprio tempo e riscoprire alcuni hobby grazie al tempo trascorso in casa non è stato così male.

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